Uno sciame di locuste, descritto come un'invasione “biblica”, distrugge le colture e distrugge il bestiame in Sardegna.
Coldiretti, un'associazione agricola italiana, afferma che milioni di locuste fanno "danni significativi" all'isola, creando il rischio di "gravi danni a una parte del raccolto".
Particolarmente colpita dall'invasione delle locuste, che gli esperti hanno definito la peggiore invasione di 60 anni, le aree agricole vicino alla città di Nuoro.
Il quotidiano locale La Nuova Sardegna riporta che alcuni appezzamenti di 2.000 ettari di terra si sono trasformati in "tappeti di locusta", che sono proporzioni "quasi bibliche".
Leonardo Salis, presidente della divisione Nuoro Coldiretti, ha affermato che la locusta "mangia tutto ciò che incontra" e, in alcuni casi, "lascia animali senza pascolo". E ha aggiunto: "Ci siamo rivolti alle istituzioni a tutti i livelli - municipale, provinciale e regionale - per risolvere questo problema".
L'esperto di locuste Alexander Lachininsky, un dipendente dell'Organizzazione delle Nazioni Unite per l'alimentazione e l'agricoltura a Roma, ha affermato che le ragioni del gran numero di locuste non sono chiare.
Tuttavia, Coldiretti afferma che le alte temperature improvvise dopo il freddo di maggio sono da biasimare.
L'Associazione Italiana per l'Agricoltura afferma che le uova deposte in locusta in autunno potrebbero essere maturate a causa del calore improvviso, spingendo i nuovi insetti a cercare cibo.