I ricercatori del British Pirbright Institute collaboreranno con la società belga di biotecnologie ViroVet per sviluppare i primi farmaci antivirali contro la peste suina africana (ASF).
In assenza di un vaccino, i farmaci antivirali potrebbero fornire un metodo di controllo alternativo che potrebbe limitare i segni clinici nei suini e ridurre la replicazione del virus ASF.
Ciò può ridurre la diffusione della malattia e aiutare a controllare le epidemie, riducendo in definitiva il numero di suini uccisi da questa micidiale infezione virale.
Lo studio, in parte finanziato dal programma LINK Biotechnology and Biological Research Council (BBSRC) LINK, testerà i farmaci antivirali che sono già stati testati da ViroVet in laboratorio e hanno dimostrato che riducono la replicazione virale nelle cellule in assenza di tossicità cellulare.
Finora, questi farmaci antivirali hanno mostrato almeno una riduzione del 90% nella replicazione del virus. I candidati di maggior successo saranno ulteriormente testati nell'esclusiva sede Pirbright.
Gli scienziati apprezzeranno l'efficacia dei farmaci antivirali nella prevenzione della moltiplicazione di 14 diversi tipi di virus ASF nei macrofagi, le cellule immunitarie dei suini infetti dal virus. Ulteriori ricerche aiuteranno a determinare esattamente come funzionano i farmaci antivirali e consentiranno ai ricercatori di ottimizzare i farmaci per aumentare la loro capacità di inibire la replicazione di una vasta gamma di ceppi di ASFV.
Quindi, saranno testati i candidati più efficaci per i suini per determinare le dosi e la sicurezza necessarie prima di testare l'efficacia nel ridurre la replicazione del virus ASF e l'incidenza nei suini.
La dott.ssa Linda Dixon, capo del gruppo Pirbright Africa Pig Fever, ha dichiarato: "L'esperienza unica di ViroVet li rende un'azienda ideale per collaborare a questo progetto. I risultati di questo studio ci aiuteranno a capire meglio come il virus infetta i suini e ci aiuteranno nella nostra ricerca sullo sviluppo del vaccino. La disponibilità di un farmaco che potrebbe ridurre il rischio di un'ulteriore trasmissione dopo l'infezione dei suini sarebbe di grande importanza nel prevenire la rapida diffusione della malattia ".