Nuovo gruppo sul clima nel settore delle carni per studiare le emissioni dei lattai scozzesi Un nuovo gruppo guidato dagli agricoltori studierà come ridurre le emissioni di gas serra in un allevamento di lattai scozzesi.
Co-presieduto dall'ex presidente della NFU Scozia Jim Walker, il gruppo prenderà in considerazione proposte di modi alternativi per sostenere il settore per mitigare il suo impatto ambientale e identificare modi pratici in cui può ridurre le sue emissioni.
Nell'annuncio del gruppo, il ministro dell'Agricoltura Fergus Ewing ha dichiarato:
"Il nostro settore delle carni deve cambiare e adattarsi se vogliamo raggiungere i nostri ambiziosi obiettivi per i cambiamenti climatici e la biodiversità". Walker ha aggiunto che negli ultimi 25 anni l'industria ha affrontato molte sfide e la sua capacità di resistenza e capacità di resistere a queste sfide e adattarsi è notevole.
La produzione di elettricità rappresenta solo il 25% di tutte le emissioni annuali di gas a effetto serra.
Fornire agli allevatori di bovini progressivi gli strumenti per rendere le loro attività più produttive ed efficienti, insieme a misure per migliorare le emissioni delle aziende agricole per aiutare a combattere i cambiamenti climatici, è un altro capitolo di questa storia e potenzialmente cambia il gioco.
Le carni bovine scozzesi biologiche, coltivate naturalmente, devono essere differenziate dalle importazioni e dalle carni bovine da latte per offrire ai consumatori una scelta chiara. Questa iniziativa offrirà a quegli agricoltori una reale possibilità di rendere le loro attività più sostenibili.
Holyrood ha discusso del ruolo dell'agricoltura nella protezione dell'ambiente e nella lotta ai cambiamenti climatici. Il movimento istituito da Maurice Golden per la Scozia occidentale per ridurre le emissioni di gas a effetto serra sostiene la creazione di un nuovo fondo di ammodernamento agricolo. Loda gli agricoltori scozzesi per solo il 30% dal 1990.
- Il mercato polacco delle carni bovine è sotto pressione: i prezzi sono in costante calo, poiché il mercato dell'UE è pieno e le esportazioni verso i paesi terzi sono basse, secondo la rivista Farmer.
- Più di un terzo dei produttori di carne bovina irlandesi non è sicuro di impegnarsi in agricoltura tra cinque anni, secondo un rapporto pubblicato dall'International Federation of Accountants (IFAC).
- Il progetto di sviluppo nella fase iniziale può portare alla costruzione di un moderno impianto di lavorazione delle carni bovine con una capacità stimata di 2 mila capi al giorno.