La diffusione dell'ASF in Cina e in Europa è fonte di preoccupazione per i partner commerciali e i produttori di tutto il mondo, quindi le misure per prevenire la diffusione del virus della peste nei paesi incontaminati si stanno intensificando in tutto il mondo.
Lo sviluppo di efficaci metodi di biosicurezza nell'azienda agricola, durante il trasporto e durante la circolazione di mangimi e attrezzature è in aumento; in Europa si stanno costruendo recinzioni per proteggere dai cinghiali e le proiezioni quotidiane riducono il numero di cinghiali in Canada.
Allo stesso tempo, la minaccia della peste suina africana (ASF) per l'Europa occidentale è in aumento, poiché nuovi casi vengono confermati quotidianamente. Dall'inizio del 2019, sono stati segnalati casi in Belgio, Ungheria, Romania e Ucraina.In Belgio, dal 27 marzo al 3 aprile, sono stati confermati 10 focolai in Lussemburgo: 9 animali sono stati trovati morti e uno è stato distrutto. Tutti i casi sono stati trovati nelle aree forestali.
In Ungheria, dal 14 marzo, 46 casi sono stati confermati nella contea di Borsod-Abauj-Zemplén, 44 animali sono stati trovati morti e due sono stati distrutti. Tutti i casi sono stati trovati nelle aree forestali. Dopo questo focolaio, il 18 marzo, un caso è stato confermato nell'area forestale della contea di Sabolc-Satmar-Bereg e 179 casi a Hevs dal 19 marzo al 28 marzo.
In Romania, dal 2 aprile, sono stati confermati quattro focolai a Vrance, Costanza e Braila, per un totale di 49 casi. In Braille, 42 maiali domestici nel cortile sono stati uccisi e smaltiti dopo la morte di un animale, portando a ulteriori indagini. I restanti sei casi sono stati confermati nel cinghiale nei parchi naturali intorno a Vrance e Costanza. Altri casi sono stati confermati nei parchi naturali intorno a Tulcea.In Ucraina, nel cortile di casa, sono stati confermati focolai di suini domestici a Nikolaev e Donetsk. Quattro animali furono uccisi e 31 furono distrutti.