Un nuovo studio della National Farmers Union of Scotland (NFU Scozia) mostra che il processo Brexit "mina la fiducia" degli agricoltori scozzesi.
Secondo l'indagine, solo uno su 10 agricoltori valuta positivamente il futuro dopo la Brexit, indipendentemente dal fatto che sia raggiunto o meno un accordo, e il 55% degli intervistati ritiene che la Brexit sarà "negativa" o "molto negativa" per la propria attività. E solo l'11% degli intervistati ritiene che un accordo con Brexit avrà un impatto "positivo" o "molto positivo" sulla propria attività.
La Scottish National Farmers Union ha affermato che il sondaggio fornisce un "quadro completo" del livello di fiducia nell'agricoltura scozzese e conferisce anche al sindacato un "mandato più forte e più chiaro per quanto riguarda le priorità di lobbying".
"Tre anni di delusione e indifferenza nei confronti della Brexit senza un chiaro esito politico o direzione hanno minato profondamente la fiducia a livello di fattoria e fattoria e lasciato molti dei nostri membri in un buco che non fa per loro", ha dichiarato Andrew McCornick, presidente della Scottish National Farmers Union.
"L'incertezza radicata che circonda l'intero processo Brexit si riflette nel numero allarmante di agricoltori scozzesi che non hanno ancora pianificato un'attività in connessione con Brexit", ha aggiunto McCornick, sottolineando che, secondo un sondaggio, il 74% dei membri della NFU Scozia Scozia non stava pianificando.